Questa è la storia di una casa dove l’amore sembra essersi sedimentato e il tempo si sia fermato ad osservarlo. Questa casa racconta la vita dei coniugi Bottoni Salmi, che per lei hanno compiuto veri e propri miracoli. Ma come dice l’Ing. Giuseppe Bottoni: “Che ci vuole per ricevere un miracolo, basta congiungere le mani e pregare, il Signore poi non tarda a rispondere”.

A parlare con lui sembra tutto facile, ti contagia di positività e fede. Arrivi sul portone della Villa e il cuore rallenta … si respira un profumo di sentimenti buoni, le luci sono calde, la moquette è soffice.

Qualsiasi preoccupazione non ti segue, ti aspetta fuori, Sei lì in un salone di una casa che sembra non curarsi del tempo che passa, sopra una comoda poltrona in pelle con accanto il sorriso gentile dell’Ing. Bottoni che non vede l’ora di parlare della sua Villa: “E’ il 1968 quando io e mia moglie decidiamo di acquistarla. O meglio. Mia moglie decide. Appena varchiamo la porta di questa casa, Lidia mi guarda e dice: “E lei! E’ la nostra casa!”.

“Anche a me sarebbe piaciuta molto, ma all’epoca io avevo non avevo tutta la disponibilità economica necessaria all’acquisto”. Infatti, dopo aver lavorato per tanti anni per una società che gli aveva fatto guadagnare discretamente, assieme ad un suo amico aveva fondato una nuova ditta che, dopo un periodo di grosse difficoltà dovute all’avviamento iniziale, piano piano stava iniziando a rendere, ma non abbastanza per la cifra che chiedevano per la Villa. “A Lidia non interessava, voleva quella casa, mi guardò negli occhi e determinata disse: “Troviamo i soldi, questa è la casa dove dobbiamo trascorrere la nostra  vita insieme”.

“Così mi metto a pregare, che è l’unica cosa che davvero serve nella vita. Da lì a poco gli utili della mia azienda rendono proprio la cifra che mi mancava per acquistarla. Così torniamo dai proprietari e anche se erano già in trattativa con un’altra famiglia, alla fine  decidono di darla a noi perché sentono che gli avremmo voluto bene! Anche loro c’erano molto affezionati … questa è una casa degli inizi del ‘900, che con la guerra del’42 viene in parte abbattuta (nella cantina si vedono ancora i segni), viene acquistata nel 1945 dal vecchio proprietario, ristrutturata e … nel 1968 la vendono a noi. 

Pensi che gli alberi grandi che ci sono nel giardino, quando l’abbiamo acquistata erano piccini come abeti di Natale! Quanto tempo è passato … da allora 49 Primavere! Qui dentro io e Lidia abbiamo trascorso i momenti più felici”.

Quando parla della moglie la faccia dell’Ingegnere s’illumina d’amore e allora ti convinci che quei solchi che ha lungo le labbra non siano rughe ma cicatrici lasciate dai loro sorrisi. Hanno passato praticamente tutta la loro vita insieme in questa casa, l’hanno costruita, stanza dopo stanza, perché anche questo, come ci racconta l’ingegnere, aiuta a stare uniti: “Avere una progettualità di coppia, perdersi nelle giornate di pioggia a cercare un lampadario che ti scalda la stanza come fosse un raggio di sole … o una madia … che ti tenga silenziosamente compagnia nelle serate con gli amici”.

L’ingegnere continua: “Invecchiare non è una bella cosa senza progetti. Così un giorno, pensando a quando non ci sarei più stato mi sono chiesto che cosa ne sarebbe stato di questa casa. Il pensiero che fosse andata persa mi addolorava molto. Sapevo che qui vicino c’è una Struttura molto rinomata – Villa Marina – che accoglie anziani, così penso: “Ma se li ospitassimo anche qui (quelli autosufficienti come noi) e Villa Marina ci garantisse l’assistenza? Così alzo il telefono e ancora una volta Dio mi viene in soccorso. Dall’altra parte Graziano Sciacca, il direttore di Villa Marina, mi risponde entusiasta, stavano proprio cercando una casa come la nostra per avviare un progetto analogo. A pelle Graziano mi piace da subito, lo avverto come una persona sensibile, sento che un giorno potrebbe amare la casa così come un tempo fu amata da noi. Così decido di fidarmi e di consegnare a lui e alla sua famiglia – con la quale gestisce Villa Marina –  una copia delle chiavi di casa nostra, affinché possano procedere a mettere a norma la casa ed adibirla a Casa Famiglia per anziani”.

Così nasce Villa Bottoni Salmi. Per l’amore dei coniugi che hanno riposto nella loro casa e per il desiderio della Famiglia Sciacca di aiutarli a portare avanti le loro volontà, permettendo ad altre persone di vivere serenamente circondati di energia e di amore che questa casa sprigiona.